I fosfiti svolgono un ruolo fondamentale sull’attività fisiologica delle piante; essi sono dei concimi fosfatici in cui il fosforo è presente sotto forma di ioni (PO₃^3-).  Le molecole di fosfito, leggermente instabili, tendono a reagire e ad avere degli effetti relativamente immediati. La grande mobilità dello ione fosfito, dovuta alla sua peculiare sistemia sia ascendente che discendente, unitamente alla sua facilità di assorbimento, determinano una omogenea disponibilità di elementi su tutti i siti attivi della pianta con innegabili vantaggi sul bilanciamento dell’attività fogliare e radicale. Il conseguente potenziamento dell’attività di assorbimento dal terreno si riflette positivamente sulla produttività della pianta e sulle caratteristiche qualitatitive ed organolettiche del prodotto.

I fosfiti, oltre all’azione nutritiva, stimolano le auto difese della pianta (Resistenza Indotta Sistemica). Essi fungono da elicitori che segnalano l’attacco di microrganismi fitopatogeni alla pianta inducendo la biosintesi  e la traslocazione di fitoalessine.

Le fitoalessine sono composti poliaromatici con proprietà antimicrobiche, aumentano la resistenza agli attacchi di fitopatogeni ed agiscono direttamente nei fenomeni di rottura delle membrane cellulari dei batteri patogeni, provocandone la distruzione.